Dal Natale consumistico a quello responsabile, solidale e sostenibile
“È arrivato Natale, Natale la festa di tutti, si scorda chi è stato cattivo”. Così cantava Pierangelo Bertoli. E proseguiva, sarcastico e malinconico, “è nato, si dice, poi fu crocifisso, aveva diviso il mondo in due parti e quelli che l’hanno trattato più male son quelli che hanno inventato il Natale”.
Ma chi l’ha inventato? Studi su dati biblici hanno portato a stabilire nel 25 dicembre la data di nascita di questo bimbo, Luce che vince le tenebre. Una data quasi coincidente con il solstizio d'inverno, salutato con gioia da tempo immemore nell’emisfero Nord: la notte più lunga, preludio alla nuova vittoria della luce, che dal giorno successivo conquisterà minuto per minuto il suo predominio sull’oscurità, riportando nei nostri cuori la certezza di una rinascita.
Si festeggia la luce
Nell’antico Egitto celebravano la rinascita di Horus, il dio Sole; per i Celti era Yule la solennità del passaggio dalle tenebre alla luce, e la festa romana più antica erano i Saturnali, festa solstiziale poi rivestita a Dies Natalis Solis Invicti. I Druidi sacrificavano un toro bianco, i Romani festeggiavano Saturno con sacrifici, scambio di regali, concessioni speciali per gli schiavi e banchetti.
Ed ecco il Natale! Per molti di noi è memoria di affetti, è la gioia del regalo atteso e ora tra le nostre mani, desideri confezionati in carta lucida e fiocchi dorati. Natale è credere, o far finta di credere, alle magie. Natale è quel senso di attesa e di sorpresa che riempie l'aria e trasforma tutto in un piccolo sogno. Natale è il cenone della vigilia o il pranzo, non per il cibo, ma per il calore rassicurante dei volti sorridenti dei nostri familiari. Negli ultimi anni, però, qualcosa si è rotto. Si sono smorzati colori, luci e sorrisi. I regali sono una fatica, il Natale una kermesse senza gioia.
Cos’è successo al Natale?
Il consumismo l’ha consumato, l’ha reso vuoto, triste, buio. La voracità ci ha reso meno poetici. Non riusciamo a sorprenderci di un’alba in un giorno di Sole, come possiamo sorprenderci di fronte alla luce che ricomincia a prendere il sopravvento sulle tenebre? Non siamo più capaci di gustare la bellezza delle cose semplici, ingurgitiamo cose, emozioni, affetti, cibi. Non sappiamo più aspettare, viviamo nell’epoca del tutto e subito, del desiderio da soddisfare appena appare. Dovremo imparare nuovamente a vivere la magia di ciò che accade, non per bamboleggiare, bensì perché adulti consapevoli che essere bambini ci rende migliori. Ritorniamo a emettere l’oh di meraviglia che apparteneva alla nostra fanciullezza.
Regali unici fatti con il cuore
In un mondo in cui abbiamo già tutto, ci sembra difficile sorprendere gli altri con un regalo. E allora quest’anno regaliamo qualcosa che abbia un grande valore intrinseco. Regaliamo un oggetto che sappia di buono, prodotti artistici, probabilmente non indispensabili, ma con una caratteristica importante: la bellezza dell’unicità! Piccoli doni, creati con il cuore e che fanno bene a coloro che li realizzano, alla Terra e a noi. Acquistiamoli da piccoli imprenditori che credono in una produzione sostenibile, aziende che destinano parte del loro ricavo a sostegno di iniziative lodevoli, cooperative che cercano nuove economie per ridurre quella forbice sociale ormai troppo ampia. Oppure facciamo lavorare la creatività e scegliamo di autoprodurre i nostri doni. Quei dolcetti gustosi che cucinava la nostra nonna e che hanno il profumo del Natale. Quelle marmellate preparate con i frutti raccolti nel bosco o biologici. Copritazze, presine e tutto ciò che la fantasia ci suggerisce, utilizzando lana, ferri e uncinetto. Qualche piccolo bijoux, magari riciclando fili elettrici, corda colorata e persino vecchi plettri.
Non regaliamo cose, ma tempo
Probabilmente, però, il regalo più di sostanza è quello che ci coinvolge in una relazione. E allora doniamo il nostro tempo. Inventiamoci dei buoni su misura per ciascuno dei nostri parenti e amici. Può essere un pomeriggio da trascorrere insieme senza un vero perché che non sia la voglia di godere della compagnia dell’altra persona. Oppure un viaggio da condividere. O ancora una serata al caldo, sul divano, a guardare vecchi dvd, fra risate, sogni e leggerezza. Scegliamo regali di cuore per questo Natale, che sappiano far rimanere a bocca aperta chi li riceve perché riflesso dell'amore che contengono. L’amore è la luce, la magica luce di Natale che si fa piena su un albero scintillante. L’amore è gioia pura. Gioia incandescente.