Essere comunità per cambiare quel pezzo di Terra su cui appoggiamo il nostro sguardo e i nostri passi.
“Comunità, insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni” scrive il vocabolario. Comunità è luogo di legami e di rapporti umani sinceri, spazio dove ognuno collabora per quanto può o riesce. Un involucro protettivo, contenitore di persone unite da un filo invisibile, filo leggero che lega senza stringere.
Già Epicuro parlava del senso di protezione dato dal vivere in una comunità: “Tutti coloro che hanno avuto la possibilità di godere della massima sicurezza nei riguardi di coloro che li circondavano, vivono in comunità gli uni con gli altri nel modo più piacevole e nella più sicura fiducia.” Per questo riscoprire il gusto della comunità può essere il vero cambiamento, l’antidoto all’individualismo che ci circonda e, talvolta, ci assale!
SLEGHIAMOCI
Tagliamo i fili che ci tengono stretti, che ci avviluppano, che a ogni nuovo movimento ci stringono, ci tolgono il fiato e ci fanno sentire prigionieri. Quanti nostri comportamenti consueti si trasformano e, poco alla volta, diventano opprimenti e mortali, togliendoci forze, sogni, coraggio? Fili interiori e fili esteriori, invisibili, come quelli che fanno muovere le marionette. E, come diceva lo scrittore polacco Stanisław Jerzy Lec, “È facilissimo trasformare le marionette in impiccati. Le corde ci sono già.”
CONOSCIAMO
Andiamo oltre la consuetudine, entriamo in dialogo con coloro che sono diversi da noi: solo mettendoci in relazione con gli altri e in armonia con la società in cui siamo inseriti possiamo evolvere. Nella nostra ricerca di equilibrio lasciamoci guidare dalla curiosità. Usiamo la rete, senza farci avviluppare dalla Rete. Sempre di più proliferano le comunità virtuali costituite da gruppi di utenti uniti da interessi e bisogni comuni: si incontrano e dialogano in tempo reale, superando qualsiasi tipo di barriera geografica. Entriamo a far parte di gruppi, non solamente per sentirci sicuri, ma per sentirci vivi.
COOPERIAMO
Cooperare, operare con, farci pervadere da uno spirito che ci porti a essere aperti a chiunque, al diverso e all'uguale, per poter mettere insieme talenti e conoscenze e ottenere risultati non scontati. Un giardino è più profumato e bello da guardare se tanti fiori lo abitano e lo colorano. Cooperare non è una questione di morale o religione, ma di biologia. Siamo fatti per vivere in società, abbiamo bisogno degli altri per vivere pienamente. “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno” era la convinzione di Enrico Berlinguer. Cooperiamo, ricordandoci che: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo” come sosteneva l’industriale Henry Ford.
CONDIVIDIAMO
Condividere è fare attenzione alla preziosità delle piccole cose del quotidiano, è stare insieme, in semplicità. Condividere come mezzo per ampliare la conoscenza che nasce dal dialogo, anche con chi non è uguale a noi. Condividere emozioni ed esperienze per aiutarci a crescere e a far crescere. Sapendo che con-dividere permette di moltiplicare i propri talenti, perché mettere insieme non deprime le nostre doti, al contrario amplifica le nostre possibilità.
INSIEME
Facciamo rete, muoviamoci insieme a tanti che, come noi, hanno voglia di essere attivi e presenti nel processo di cambiamento e di sviluppo. Insieme per fondere passato, presente e futuro, per condividere sogni e memorie, per camminare con gli altri. Insieme le forze si raddoppiano, gli sforzi si dividono e i risultati si ottengono con maggiore facilità. È un sentimento che presuppone una grande fiducia nell’altro, ma anche la capacità e la voglia di sostenere l’amico che ne ha bisogno: comporta farci prossimi di coloro che ci passano affianco.
CONTAMINIAMO
Contaminazione, nel vocabolario, ha spesso un’accezione negativa. E quindi ci viene spontanea una domanda: forse le buone pratiche e le belle idee sono sostanze inquinanti in questo mondo in cui è più semplice essere omogenei e omologati, così più facilmente incasellabili e riconoscibili? La contaminazione è la mescolanza, la fusione di elementi tratti da fonti diverse, l’incrocio di due forme o di due costrutti, a far nascere una terza forma o un terzo costrutto. E allora ben venga la contaminazione a presentarci le cose da un’angolazione differente, a farci conoscere persone ed esperienze lontanissime dalle nostre, per scompaginare il nostro quotidiano.
UN SOGNO: LA SOCIETÀ DEL GRATUITO
Concludiamo con un sogno, il sogno di don Oreste Benzi, un uomo semplice come un fanciullo che sapeva guardare all’unicità di ognuno. Diamoci come obiettivo la costruzione di una nuova società, la società del gratuito, dove tutti danno gratuitamente per quanto possono, senza misura, senza voler fare delle loro azioni una partita doppia, senza baratti o do ut des. Una società di vita leggera, giusta, fraterna, essenziale.